giovedì 3 novembre 2011

Come nasce l’idea

Mare nostrum flash mob

Il paesaggio è un prodotto dello sguardo dell’uomo, il quale gli attribuisce un’estetica.
Prima dello sguardo il paesaggio è solo territorio.
Alessia Rollo
Il progetto Mare nostrum, a cura di Alessia Rollo, nasce da un dato di fatto: la crescente trasformazione delle coste da luoghi pubblici a privati. Negli ultimi decenni, l’aumento esponenziale dei lidi sta alterando il “volto” del paesaggio costiero italiano e, di pari passo, la sua percezione. La privatizzazione delle spiagge, spesso spacciata come necessaria alla sua tutela dei tratti costieri, fa perdere agli individui l’originaria concezione di questi spazi naturali, nati come pubblici, e dunque liberi, a favore di una percezione della costa come luogo chiuso, irreggimentato, massificato.
Lo scopo di Mare nostrum è quella di tornare a vivere, di sentire lo spazio pubblico come territorio di libera fruizione. La sua azione, dal punto di vista artistico, vuole sottolineare come certe prassi contemporanee, anche quelle legate alla sfera dell'ozio, rappresentino oggi come oggi un deterrente verso la spontanea interazione degli individui con lo spazio di natura.
Attraverso la convocazione di un flash mob dal piglio ironico, Mare nostrum mette in luce le contraddizioni estetiche e concettuali di cui è vittima il paesaggio costiero. Invitando ogni partecipante a portare con sè uno o più oggetti legati alla fruizione della spiaggia, Mare nostrum vuole sottolineare i comportamenti tutt'altro che naturali "messi in piazza" dagli individui anche in contesti di svago, cercando di promuovere un momento di aggregazione e di riflessione per i cittadini leccesi. 

Ma non solo: la partecipazione al progetto, nato dapprima come site specific e poi evolutosi in un progetto d’arte pubblica nel corso della masterclass “Default. Art, Cities and Rigeneration”, è aperta a tutti coloro che con la loro presenza vogliono manifestare il proprio dissenso allo stravolgimento fisico e visivo del territorio, nella ferma convinzione che anche l’arte, dal canto suo, possa rappresentare un importante canale di raccolta per le idee e la libera circolazione dei saperi. Un potente megafono di amplificazione delle problematiche sociali e di interesse pubblico. 

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